Occasione<._
- Massimiliano Romualdi
- 19 mar 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Mi alzo, sento il mio corpo.
Apro la finestra. Respiro, stiro i muscoli.
Vado in soggiorno, vengo colpito al polpaccio da un leggero prurito. Sono i baffi del mio cane, che mi sfiorano la pelle, è venuto a salutarmi.
Torno verso il letto, le pieghe sembrano dune e quando tocco il piumone per sistemarlo, é ancora caldo.
Quanti anni ho? 3 o 30?
Ogni volta che sbatto gli occhi il mondo finisce.
Le quattro mura a volte non sono sempre quattro e, quasi sempre, ci sono finestre, pronte a fornirci ossigeno e uno sguardo tranquillo sulla esterno.
Ogni giorno quando finisco di fare colazione e butto le briciole agli uccellini, sono sempre puntuali.
L’aria fuori é silenziosa, il sole fa il suo solito lavoro sporco, lui non ha problemi.
Il vento sposta leggero le foglie degli alberi, non curanti di tutto.
O forse, curanti di tutto.
Eppure, ci siamo dentro a queste mura. Siamo costretti ad essere qui dentro.
Un nemico, silenzioso, insidioso, si muove fra la gente. Striscia, vola e non si ferma mai, pioggia o sole che sia. Striscia dentro di noi e nel nostro cervello, galleggia con una gondola su un mare di paura.
Sai cosa, amico mio?
E’ tempo di fermarsi un secondo. Il mio vuole essere un inno alla lentezza, a tutto ciò che ogni giorno ci lasciamo sfuggire. Al piacere del comune, delle cose normali e non sensazionali.
Difficile, vero, fermarsi?
Pensare?
Ascoltarsi?
Annoiarsi?
Viviamo costantemente nella distrazione più ingannevole, inondati di vita altrui, di fatti non necessari, di parole leggere, senza mai andare a fondo.
Hai una grande occasione.
Puoi fermarti, e ascoltare.
Solo ascoltare, che cosa hai dentro.
Non solo nel cervello, ma in tutto il corpo.
Appoggia il tuo smartphone, chiudi il tuo portatile, spegni la tv e apri le finestre. Siediti, e rimani in ascolto.
Le senti le voci degli amici a te più cari?
Lo senti quel formicolio alla schiena ripensando alle belle esperienze passate?
La senti la nostalgia, che si annoda nella gola e ti fa sentire il respiro più umido?
Hai una grande opportunità amico.
Ora puoi fare i conti con il tuo tiranno interiore.
Non è un tiranno che ti impone di stare a casa, non è un tiranno che blocca la libera espressione, non è un tiranno che vieta la libera informazione, non è politica.
Sto parlando del tuo tiranno interiore, che, come un bravo pilota, ti fa sentire una marionetta con i fili rotti o attorcigliati.
Puoi liberarti da ogni limite, da ogni imposizione data dal tuo tiranno. E’ vero a volte avere un tiranno da tranquillità, perché basta eseguire e la responsabilità delle cose è tutta sua. Ma conquistare ciò che vogliamo , è possibile. Basta trucchi della mente o subdoli giochi dell’inconscio.
Hai l’occasione di ascoltarti e parlare con il tuo tiranno.
Hai l’occasione di rompere alcuni recinti, nella tua mente.
Hai l’occasione di accogliere ogni pensiero, ed avere il tempo di pensarlo.
Hai l’occasione di accogliere, senza trascurare.
Hai l’occasione di conoscerti, parlarti, consolarti, ascoltarti, legittimarti, liberarti.
Non ci sono feste, non ci sono pub, non ci sono sport, non ci sono lezioni, non c’è gruppo.
Puoi trovare compagnia in te stesso. Datti questa opportunità.
Vivi questo momento con la consapevolezza che tutto può cambiare, e velocemente. Che ora, “tutto e subito”, è un lontano ricordo. Che basta qualche gocciolina insidiosa a farti perdere un tesoro, i nonni. Che bisogna ascoltare ogni parte, e cercare di farsi un pensiero proprio. Che molte persone nel mondo vivono nella paura, ogni giorno, per anni. Che tutto può succedere, e rivalutare il proprio valore. Non siamo che un “400 ad ostacoli” della storia della Terra, e lei, ci sarà sempre con o senza di noi.
Hai una grande occasione.
Mangia, a pranzo o cena, senza guardare serie tv, video di gattini. Annusa quello che mangi, sentine il calore, l’odore o il profumo, il sapore. Guardane i colori. Senza fretta.
Leggi un libro, senza musica e senza fare una foto da postare sui social.
Leggi per te, per avere la tua idea, per avere qualcosa di cui parlare di interessante. Sottolinea il libro e scrivici sopra, con la penna. E’ solo un libro, non attaccartici, fallo tuo. Quando lo finisci, riassumine brevemente i punti che ti hanno colpito in un taccuino, e fai così per ogni lettura e un giorno avrai tutto a portata di mano.
Ascolta la musica, per puro gusto di ascoltarla. Siediti, appoggiati. Lascia che la melodia, i bassi, gli archi, i cori riempiano la stanza e il tuo corpo. Sposta il telefono, solo tu e la musica. Cerca i pezzi che ti piacciono di più, traducili, leggi il testo. Cerca di capire che cosa ti colpisce di quella canzone e consiglia l’ascolto ad un amico, spiegando che cosa ti trasmette.
Anche se ti sembra impossibile, non ti senti dotato, disegna. Sporcati le mani. Disegna ciò che conosci o ciò che più ti piace. Disegnare non è come guardare la tv, o leggere un libro. Stai volontariamente muovendo la mano, sei tu che incidi un foglio, potresti stupirti di quello che sei in grado di fare.
Scrivi, sempre. Trascrivi i sogni al risveglio, se li ricordi. Trascrivili nel modo più dettagliato possibile. Scrivi le tue sensazioni e i tuoi pensieri. Riguardo a cosa? A tutto. Al sogno. Alle relazioni. Alla vita. Scrivi sempre data ora e luogo in cui scrivi.
Se sei fortunato di essere vicino alla tua famiglia, chiedi loro di raccontarti qualcosa, ogni giorno, sulla tua infanzia o sulla loro, sui nonni, sui fratelli, sui cani ormai andati, sui loro interessi, sui loro obiettivi. Forse parlerete due lingue diverse, ma ricordate di sorridere, quel linguaggio è universale.
Sono grato di poter esprimere un pensiero.
Sono grato di avere una mia libertà individuale.
Tutti dovremmo averla, poter fare ciò che ci si sente, senza paura.
Occupiamoci dei nostri pensieri.
Non scappiamo, non dobbiamo andare ad un aperitivo, ad una lezione di danza, ad un allenamento, a bere qualcosa in un pub.
Fermati. Ringrazia, per tutto quello che hai.
Che sia una freccia luminosa scagliata nel cielo notturno, che con la sua scia ci faccia apprezzare ogni singolo abbraccio, ogni singolo sguardo sincero.
Alle cose scontate, alle cose importanti.
Grazie, a tutte le persone che stanno lavorando con turni devastanti mentre noi siamo qui, a leggere o scrivere, a distarci con qualche leggerezza. Grazie davvero.
M.

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